Accade, finalmente. La porta si è chiusa. Per chi è rimasto, solo il lamento. Dopo i rumores assordanti e cacofonici, emessi come scorie inquinanti l’onestà di pensiero, fuoriusciti da verbifici opulenti e tronfi di non pensiero, eruttati impie sulla dignitas della persona fendendola di follie verbali, solo il silenzio. Parolai giocano, saltellano tenendosi in bilico … Continua a leggere
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